Quante volte ti ho visto, Qui
Una storia breve, un corto in bianco e nero, un romanzo a fumetti, un video in realtà aumentata, un film: il tempo infinito di Here di Richard McGuire
Sabato pomeriggio, poca gente in sala, sedia reclinabile in modalità rilassamento supremo: dopo la canonica mezz’ora di pubblicità, rigorosamente un quarto d’ora a luci soffuse e un quarto d’ora al buio, parte Here di Robert Zemeckis, con Tom Hanks e Robin Wright.
Non comincia benissimo, c’è subito una zampa di dinosauro in primissimo piano che dà al film un tono totalmente diverso dall’opera da cui è tratto. Non te l’ho detto ma di sicuro lo sai già, Here è tratto dall’omonimo fumetto di Richard McGuire altrimenti, lo ammetto, non ci sarei proprio, qui, al cinema.
E già qua, dovrei farti una distinzione perché no, il film non è tratto dal fumetto Here di Richard McGuire apparso su Raw vol. 2 #1 nel 1989, 36 vignette suddivise in 6 pagine entrate di diritto nella storia del fumetto.
Di quel fumetto esiste un corto girato nel 1991 da Tim Masick e Bill Trainor:
Non è neanche la versione cinematografica delle 4 pagine, questa volta a colori, di Here di Richard McGuire apparse su Strapazin numero 59 nel 2000.
Il film di Robert Zemeckis è tratto da Here di Richard McGuire del 2014, la versione espansa del fumetto originale di 6 pagine in bianco e nero, questa volta un malloppone di 300 pagine a colori, uscita in Italia nel 2015 con Rizzoli Lizard.
La sinossi dell’editore:
"Qui" è ieri, è ora, è sempre. È la storia di un luogo e di ciò che vi è accaduto nel corso di centinaia di migliaia di anni; è un unico racconto composto di attimi vicini e distanti, intrecciati, incastrati, sovrapposti; è la fitta trama della storia di questo mondo, che prende forma di fronte alla prospettiva fissa dell'angolo di un salotto. Pubblicato per la prima volta nel 1989 come ministoria di sole sei pagine sulla rivista "Raw", "Qui" si è imposto immediatamente come un'opera in grado di spalancare al fumetto nuove e prima di allora inimmaginate possibilità di espressione e destinata a ispirare intere generazioni di artisti. Oggi, a più di venticinque anni dalla sua prima pubblicazione, quest'opera fondamentale torna finalmente in una nuova veste: rivista, espansa, colorata, definitiva.
Alcune pagine:
“Definitiva”, definiva l’editore quell’edizione, nel 2015. Ma se siamo qui ancora a parlarne, forse così “definitiva” non era e, forse, è proprio il progetto di Here per come è concepito a non potere, in realtà, finire mai.
Il 18 novembre del 2015 ho avuto la fortuna di poter intervistare Richard McGuire presso la libreria Zabarella di Padova durante il tour di presentazione della nuova edizione della sua storia (magnifico traduttore, il musicista Sergio Marchesini). Richard ha svolto una bellissima lezione sul suo fumetto e poi è stato a disposizione mia e del pubblico per una intensa chiacchierata. Ha chiesto di non diffondere il video della serata, e così è stato e continua a rimanere: ho deciso di condividere con te solo un minuto, della parte dedicata alla discussione col pubblico, in cui alla domanda “quando hai capito di aver finito il tuo lavoro?” risponde:
La non storia di Here, che in realtà in un qualche modo le storie le raccoglie tutte, è un progetto malleabile che si adatta a contesti diversi. Il progetto di Here in forma di video in realtà aumentata a cui ha accennato in libreria è poi stato realizzato nel 2020.
Io ora non te lo so dare un giudizio tagliato a fette, sul film. Non mi sento di averne neanche le competenze. Posso dirti che appena tornato a casa dopo la visione mi sono immediatamente riletto il libro, e ho visto che, a parte alcuni dettagli, molto del testo originale è riportato integralmente. Le scene sono remixate (quel dannato dinosauro all’inizio di tutto!), manca totalmente la linea temporale ambientata nel futuro, e la trama principale è, come mi piace definirla, troppo incentrata sulle patetiche emozioni umane, rispetto all’originale. Considera che stai leggendo un tizio che se è dell’umore giusto piange pure guardando Un posto al sole, per cui quello che ti sto dicendo non è in assoluto un fattore negativo, ma di certo è un bel salto rispetto all’apparente asetticità del racconto che ha dato spunto al tutto.
Cosa mi è rimasto, a qualche settimana dalla visione? Ammetto che ogni tanto riascolto la colonna sonora a cura di Alan Silvestri, che ormai quando clicco play mi fa riaffiorare alla mente indistintamente scene del film e del fumetto, come un nuovo contributo al crescere di quest’opera artistica multimediale che, a partire da un fumetto, ha trovato un modo per sopravvivere al tempo, saltando di linguaggio in linguaggio, semplicemente raccontandolo.
Se il tema della rappresentazione del passare del tempo nel fumetto ti intriga quanto a me, come ulteriori letture - senza necessariamente ripartire dal Dottor Manhattan e Watchmen - non posso non proporti quella che è probabilmente la maggiore ispirazione diretta - per quanto attiene al fumetto - di Here (Richard McGuire non te lo direbbe mai, le origini teoriche di Here stanno nella riflessione sull’arte concettuale, ma non posso assolutamente pensare che non la conoscesse): la tavola A short history of America (1979) di Robert Crumb.
Non mi sento di affrontare compiutamente in questo articolo questo tema - ‘tanto ci rivediamo, no? -, procedo con i consigli dicendoti che se non hai letto Il fiume di notte (Coconino Press, 2021) di Kevin Huizenga ti stai perdendo qualcosa.
Mentre in Demon (4 volumi, Coconino Press, 2018) di Jason Shiga il tempo, e la sua reiterazione, sono proprio il fulcro narrativo della (sanguinosissima) vicenda.
Curiosità
Anche Qui di Richard McGuire fa capolino tra le pagine del mio libro Leggere i fumetti (BeccoGiallo, 2016).
Leggere i fumetti. Dagli Avengers a Zerocalcare: una prima agile guida per chi vuole cominciare a leggere i fumetti è disponibile in libreria e, per chi fosse impossibilitato a muoversi, qui o qui.
A spasso
Domenica 16 marzo sono a Piazzola tra le nuvole:
Il 12 aprile invece sono a Roma, si torna a Magville Fest a fare un sacco di cose che poi ti racconto.
Per BeccoGiallo conduco la trasmissione (quasi) settimanale Good Morning con BeccoGiallo. Puoi guardare tutte le puntate qui. Nell’ultima, trasmessa l’8 marzo, con Diego Di Masi e Alessio Surian presentiamo il libro Danilo Dolci. Verso un mondo nuovo, mediterraneo, disegnato dai fratelli Emiliano e Lorenzo Martino.
Segnalazioni
Ho ricevuto la mia copia di 366 di Massimo Giacon. Il sito del progetto, che ho messo in piedi con entusiasmo, si è aggiudicato il premio Boscarato al Treviso Comic Book Festival 2024 come “miglior progetto web”. Ma il libro… il libro è l’imponente e mastodontica conclusione dell’opera.
La mia tavola originale (ogni volume ne contiene una, per una tiratura complessiva di 366 copie più una manciata per i collaboratori stretti) è fuor di numerazione, questa:
Che bellezza!
Se ti sei trovat* qua per caso, mi presento:
Claudio Calia
Nato a Treviso nel 1976, ho realizzato per BeccoGiallo, tra gli altri, Leggere i fumetti. Dagli Avengers a Zerocalcare, una prima guida per chi vuole cominciare a leggere i fumetti (2016), Kurdistan. Dispacci dal fronte iracheno (2017) e Dossier TAV. Una questione democratica (2019). Partecipo alla redazione di Antifa!nzine e ho fondato l'associazione per la divulgazione del linguaggio del fumetto Oblò - APS, con cui pubblico I Baccanti. Con Claudio Marinaccio e Marco Corona ho dato vita alla newsletter gratuita di fumetti Smoking Cat, dieci numeri gratuitamente disponibili qui, da cui poi ho estratto il libro autoprodotto I giorni così. Nel 2023 è uscito Allargo le braccia e i muri cadono. Don Gallo e i suoi ragazzi (Feltrinelli Comics) vincitore del premio Boscarato “Miglior artista (disegno e sceneggiatura)” al Treviso Comic Book Festival.
PS: Ti prego considera che i link ai libri sono diretti prevalentemente verso il sito dell’Impero del Male. Il posto dove si comprano i libri è la libreria, ma ci sono mille motivi per cui non è sempre possibile (ve lo dice uno con la sciatalgia in questo momento, fidatevi). La buona educazione mi impone di informarti che se acquisti qualcosa a partire da questi link me ne verrà qualcosa in saccoccia per acquistare nuovi fumetti di cui scriverti.
Ultim’ora
Il mio nuovo libro ha una copertina e una data di uscita.
L’11 aprile in libreria.
Anche per oggi è tutto, grazie di esserci!
c.