Un benvenuto a chi passa di qua e una piccola curiosità su Elektra lives again di Frank Miller tanto per cominciare
Un'altra newsletter sui fumetti? Ne avevi davvero bisogno? Io sì, abbi pazienza.
Sempre siano maledetti
Ci penso da un po’ di tempo. Nel 2024 ho scritto più di sempre: no, non parlo di fumetti, su quello non tengo il conto (anche se sì, effettivamente gli ultimi anni sono stati molto produttivi). Ho scritto di fumetti sulle pagine di (Quasi), la rivista che non legge nessuno diretta da Boris Battaglia e Paolo Interdonato. Puoi leggere tutti i miei articoli a partire da qui. Come puoi vedere, tendenzialmente, cerco di scrivere solo di classici e dei grandi (ho sbagliato solo una volta e me ne pento ancora): da autore non mi sembra elegantissimo parlare - sinceramente - dei lavori di miei amici e colleghi, e non sono affatto appassionato alle dinamiche delle polemiche social.
1. E adesso?
Sai cosa ho scoperto? Che mi piace. Scavare nei ricordi, metterli insieme alle esperienze che ho vissuto poi, e raccontarti dei miei fumetti preferiti. D’altro canto, ho un altro ordine di problemi. Lo sai perché probabilmente lo vedi, la mia comunicazione social è spesso, quasi sempre, dedicata all’autopromozione delle mie attività da autore. Purtroppo è una attività necessaria in questo mondo di distrazioni, per quanto appaia inelegante parlare sempre di sé stessi posso confermarti che alla fine, in qualche modo, funziona: c’è sempre chi è il primo a scoprire quel tuo tal fumetto dal milionesimo post che ci dedichi anche a anni dalla sua uscita in libreria e, nel caso non lo avessi capito nonostante tutte le statistiche siano qui a confermarlo, vendere libri è una cosa dannatamente difficile. Ma il problema è: come faccio a convincerti a leggermi continuativamente, se tutto quel che faccio è autopromozione?
2. Cosa ci facciamo io e te, dunque, qui
No, non voglio seppellirti sotto la mia autopromozione, è proprio il mio cruccio. Cosa posso offrire, dunque? “I fumetti sono la mia ossessione”, dico spesso, ed è proprio così. Non sono un autore sempre sul pezzo sui social, disegnare è una cosa che mi costa lavoro e fatica, per farlo ho bisogno di un progetto e non mi viene “così”, per fare. Per cui non posso proporti grandi inediti se mi segui, il mio impegno principale dovrebbe rimanere realizzare i miei libri. Ma forse, pensando a un altro ramo della mia attività fumettosa, quello che mi vede spesso a spasso a parlare di fumetti in giro a persone di ogni età, qualcosa da raccontarti ce l’ho anche senza ricorrere a disegnetti rapidi da buttare via. Diciamo che se decidi di seguirmi in questa avventura spero di essere in grado di fornirti sempre qualche contenuto interessante relativo ai fumetti per intrattenere la tua tavolata di ospiti a cena, inframezzato da - sì, ti tocca - un po’ di promozione. No, non è un caso che questa cosa parta a poco più di un mese dall’uscita del mio prossimo libro. Ti aggiornerò sui miei spostamenti e ti racconterò cose curiose sui fumetti, questo è il patto, nulla di meno e nulla di più per il momento.
3. Cosa ci faremo in futuro
Secondo i consigli di substack qui dovrei dirti quanto pubblicherò, con che tempistiche, con che ritmo. Voglio cercare di essere regolare, sì. I fumetti che preferisco, posso dirlo solo ora avendolo capito alla mia veneranda età, sembrano essere tutti stati realizzati negli Stati Uniti tra la fine degli anni ‘70 e l’inizio dei ‘90. Credo che questo sarà l’ambito su cui scriverò la maggior parte dei contenuti, ma non mancherò di raccontarti anche dei miei fumetti preferiti dal resto del mondo e da tutte le epoche. Oltre ad aggiornarti su cosa combino in giro e dove e come incontrare i miei scarabocchi. Facciamo che proviamo a dirci che ci risentiamo una volta ogni paio di settimane, ok?
4. Facciamo una prova
Un piccolo esempio di come potremmo proseguire di qui ai prossimi post, una minuzia, che va a integrare quanto ho scritto su (Quasi) a proposito del Daredevil di Frank Miller.
Elektra vive… da prima di quanto pensassi
Su Facebook sono iscritto ad alcuni gruppi di vendita e scambio di tavole originali. Mi piacerebbe potermi definire un collezionista, ma i fumetti sono un po’ come essere un operaio della FIAT: se è il tuo lavoro probabilmente non avrai i soldi per acquistare l’automobile che hai contribuito a costruire, ergo mi limito a guardare, spesso secrescendo bava dalla bocca. Scorrendo la mia bacheca, a un certo punto l’occhio mi si ferma su una tavola che (ri)conosco molto bene, questa:
La data di realizzazione è… 1985. Il libro da cui è tratta, Elektra lives again di Frank Miller e Lynn Varley uscirà solo 5 anni dopo. Del fatto che questa tavola sia stata realizzata così tanto prima della sua pubblicazione abbiamo anche le prove: è apparsa su Marvel Age - rivista dedicata alle novità editoriali della casa delle idee - nel numero 36 del novembre 1985:
Cinque anni dopo potremo finalmente vederla nell’ambito per cui è stata pensata e con i colori di Lynn Varley:
Ci pensi in quante opere fondamentali - quantomeno per la sua carriera, spesso anche per la storia del fumetto - era coinvolto Frank Miller nel 1985? Ronin, il Dark Knight, Born Again… e Elektra. La cosa che mi lascia più a bocca aperta è pensare quanto già cinque anni prima, mentre si districava tra stili e segni diversissimi, fosse consapevole di come avrebbe realizzato il suo graphic novel che sarebbe uscito - probabilmente a causa di qualche dinamica editoriale - solo anni dopo. Pensa solo all’uso della linea chiara, per esempio.
Se non sei un autore di fumetti e pensi di poterti permettere questa tavola originale, l’asta si tiene qui. In bocca al lupo!
Per il momento, è tutto. Non voglio annoiarti troppo, oggi, anche se te lo dico: sono prolisso. Con i testi con cui ti accompagnerò ho deciso di seguire la corrente, percorrendo il filo delle mie ossessioni. E vediamo dove ci porta.
Prima della fine
(Ho già detto “autopromozione”, no?)
Se ti piacerà quanto leggerai qui, devo proprio ricordarti che mi capita spesso di essere in giro a parlare di fumetto. Ti racconto a modo mio un po’ di storia, ci guardiamo un sacco di immagini insieme, se hai voglia disegniamo pure un po’. Posso parlarti di storia del fumetto o di graphic journalism per ore, ti toccherà abbattermi per farmi smettere. Se c’è un proiettore siamo tutti più contenti. Se posso arrivare in macchina, porto pure un po’ di cose da sfogliare insieme.
L’ho fatto in Iraq, in Marocco e in Tunisia, oltre che in un bel po’ di posti lungo tutto lo stivale. Come fare a organizzare? Tu intanto invitami (puoi contattarmi su ogni piattaforma social del globo terracqueo), poi ci pensiamo. Pare che il 12 aprile terrò una master-class a Roma: appena si può te lo confermo.
L’11 aprile invece, esce il mio libro nuovo. Anche qua, questione di qualche giorno e per farmi smettere di parlarne dovrai ricorrere a robuste dosi di un popolare anestetico per cavalli. Si vocifera che ne parlerò già il 12 aprile a Roma nello stesso contesto in cui terrò la mia master-class: ti aggiorno. Può essere che a Roma mi ci fermi pure il 13, ma è decisamente prematuro parlartene ora. Ho sentito sussurrare anche che potrebbe esserci una piccola anteprima a Bologna a inizio aprile, ma non diffondo pettegolezzi. Non mancherò di farti sapere, prometto.
Ma non corriamo troppo. Il 16 marzo sono a Piazzola tra le nuvole, una nuova manifestazione dedicata al fumetto. Ci sarà un talk sul graphic journalism con il vostro fumettiere di provincia e Elena Mistrello. Chi c’è c’è, chi non c’è non c’è, disse il bardo.
Vota me
Allargo le braccia e i muri cadono. Don Gallo e i suoi ragazzi è in concorso al Premio Tuono Pettinato. Puoi votare online, qui, fino al 28 febbraio. Sei ancora in tempo, su.
Per BeccoGiallo conduco la trasmissione (quasi) settimanale Good Morning con BeccoGiallo. Puoi guardare tutte le puntate qui. L’ultima, trasmessa il 22 febbraio, ha visto come protagonista Marina Cuollo, autrice del libro La disabilità spiegata ai bambini e alle bambine, illustrato da Cristina Trapanese.
E se ti sei trovat* qua per caso, mi presento:
Claudio Calia
Nato a Treviso nel 1976, ho realizzato per BeccoGiallo, tra gli altri, Leggere i fumetti. Dagli Avengers a Zerocalcare, una prima guida per chi vuole cominciare a leggere i fumetti (2016), Kurdistan. Dispacci dal fronte iracheno (2017) e Dossier TAV. Una questione democratica (2019). Partecipo alla redazione di Antifa!nzine e ho fondato l'associazione per la divulgazione del linguaggio del fumetto Oblò - APS, con cui pubblico I Baccanti. Con Claudio Marinaccio e Marco Corona ho dato vita alla newsletter gratuita di fumetti Smoking Cat, dieci numeri gratuitamente disponibili qui, da cui poi ho estratto il libro autoprodotto I giorni così. Nel 2023 è uscito Allargo le braccia e i muri cadono. Don Gallo e i suoi ragazzi (Feltrinelli Comics) vincitore del premio Boscarato “Miglior artista (disegno e sceneggiatura)” al Treviso Comic Book Festival.
PS: Ti prego considera che i link ai libri sono diretti prevalentemente verso il sito dell’Impero del Male. Il posto dove si comprano i libri è la libreria, ma ci sono mille motivi per cui non è sempre possibile (ve lo dice uno con la sciatalgia in questo momento, fidatevi). La buona educazione mi impone di informarti che se acquisti qualcosa a partire da questi link me ne verrà qualcosa in saccoccia per acquistare nuovi fumetti di cui scriverti.
Se sei arrivat* fino a qui ti meriti tutta la mia riconoscenza e a questo punto fallo un piccolo sforzo, no? Se pensi che qualcun* possa avere piacere a leggere quanto scrivo, suggeriscigli di unirsi a noi:
Grazie!
c.
P.S.: l’ho detto, niente recensioni di autor* italian*, non è etico. Ma le cose che escono di amici posso segnalartele, no, mica t’offendi? Inauguriamo dunque lo spazio…
Segnalazioni
Tonio Vinci è una vecchia conoscenza di Oblò - APS. Ha appena pubblicato Lucio Battisti?! Non sono mica io! con Feltrinelli Comics.
Ho finito, ci leggiamo alla prossima!
c.